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Dagli anni ’90 ha preso avvio una profonda rivoluzione digitale, che sta innovando anche i modelli
aziendalistici del passato, innescata e alimentata da tre fattori interconnessi: la diffusione dei sistemi
operativi e delle interfacce user-friendly, la rapida affermazione di Internet e del World-Wide Web e la
convergenza di quattro settori di business precedentemente distinti – computer, software,
comunicazione, media e intrattenimento.
Più recentemente, intelligenza artificiale, Internet of Things, Internet of You, interfacce, social
media, stampa 3D, cloud computing e dispositivi mobili in rete hanno contribuito alla diffusione di nuovi
business model e alla generazione di ricchezza e valore economico. La digitalizzazione ha favorito
l’introduzione di importanti modifiche nei processi produttivi (come, dove, quando e con chi lavorare),
accelerando la comparsa di nuove forme d’intelligenza organizzativa, attraverso la raccolta e l’analisi di
big data. La velocità dei processi operativi, la flessibilità del processo decisionale, il modo di
formulazione e implementazione delle strategie, le soluzioni con cui conseguire l’efficienza produttiva
sono continuamente impattate da questi strumenti tecnologici, senza che nessuna dimensione delle
moderne attività aziendali rimanga oggi immodificata.
I Big Data e i flussi informativi oggi disponibili sono diventati sempre più rilevanti e fonte di business
intelligence per le aziende. Le ricerche online e la raccolta di informazioni sul processo decisionale di
acquisto permettono di tracciare i processi personali di scelta e valutazione. Questo bagaglio di dati –
generalmente non economico-finanziari -, ove raccolto e analizzato, può supportare efficacemente le
aziende nel definire gli approcci dei clienti e condizionare, di conseguenza, le scelte strategiche e le
forme organizzative da adottare.
Innovazioni e cambiamenti nella gestione aziendale, cui si affiancano rinnovati aspetti di
responsabilità sociale e necessari nuovi approcci orientati alla sostenibilità ambientale, in una radicale
riconfigurazione dei processi di formulazione delle strategie aziendali, delle forme organizzative e delle
modalità di comunicazione, rilanciano il ruolo degli aziendalisti e impongono una ridefinizione degli
approcci concettuali tradizionali e l’individuazione di nuovi schemi interpretativi. Infatti, i nuovi modelli
di business e le novità nei processi gestionali presuppongono “innovazioni” nel ruolo delle figure
aziendali e nei processi strategici e operativi tesi alla creazione di valore, coinvolgendo tanto gli aspetti
più tipicamente tecnico-industriali quanto quelli amministrativi, finanziari, d’informazione e controllo.
Alla luce di questa acquisita consapevolezza, l’Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA),
con il convegno dal titolo: “IDENTITÀ, INNOVAZIONE E IMPATTO DELL’AZIENDALISMO ITALIANO.
DENTRO L’ECONOMIA DIGITALE”, che si terrà presso l’Università degli Studi di Torino il 12 e 13
settembre 2019, intende invitare gli studiosi, italiani e stranieri, di discipline economico-aziendali a
riflettere, forti della loro identità, sulla direzione che le scienze aziendalistiche devono intraprendere sin
dal presente, specie alla luce delle profonde e dirompenti trasformazioni che stanno rapidamente
modificando i contesti e i modelli competitivi.