AIDEA 2019 - "IDENTITÀ, INNOVAZIONE E IMPATTO DELL'AZIENDALISMO ITALIANO - Dentro l’economia digitale"

Call for Papers

Dagli anni ’90 ha preso avvio una profonda rivoluzione digitale, che sta innovando anche i modelli aziendalistici del passato, innescata e alimentata da tre fattori interconnessi: la diffusione dei sistemi operativi e delle interfacce user-friendly, la rapida affermazione di Internet e del World-Wide Web e la convergenza di quattro settori di business precedentemente distinti – computer, software, comunicazione, media e intrattenimento (Bhimani, 2013).

Più recentemente, intelligenza artificiale, Internet of Things, Internet of You, interfacce, social media, stampa 3D, cloud computing e dispositivi mobili in rete hanno contribuito alla diffusione di nuovi business model e alla generazione di ricchezza e valore economico. La digitalizzazione ha favorito l’introduzione di importanti modifiche nei processi produttivi (come, dove, quando e con chi lavorare), accelerando la comparsa di nuove forme d’intelligenza organizzativa, attraverso la raccolta e l’analisi di big data. La velocità dei processi operativi, la flessibilità del processo decisionale, il modo di formulazione e implementazione delle strategie, le soluzioni con cui conseguire l’efficienza produttiva sono continuamente impattate da questi strumenti tecnologici, senza che nessuna dimensione delle moderne attività aziendali rimanga oggi immodificata.

I Big Data e i flussi informativi oggi disponibili sono diventati sempre più rilevanti e fonte di business intelligence per le aziende. Le ricerche online e la raccolta di informazioni sul processo decisionale di acquisto permettono di tracciare i processi personali di scelta e valutazione. Questo bagaglio di dati – generalmente non economico-finanziari -, ove raccolto e analizzato, può supportare efficacemente le aziende nel definire gli approcci dei clienti e condizionare, di conseguenza, le scelte strategiche e le forme organizzative da adottare.

Nell’economia digitale moderna, nuove modalità d’informazione stanno alterando i processi di formulazione delle strategie aziendali, riconfigurando le forme organizzative; le relazioni lineari strategia-struttura-sistemi informativi e direzionali, che avevano legittimità concettuale nel passato, evidenziano chiari limiti nell’interpretazione non solo dell’innovazione ma anche dell’identità dell’aziendalismo odierno.

In pratica, i processi richiamati impongono una ridefinizione dei modelli concettuali tradizionali e l’individuazione di nuovi schemi interpretativi nelle diverse aree disciplinari dell’Economia Aziendale. Infatti, i nuovi modelli di business e le novità nei processi gestionali presuppongono una riconfigurazione nel ruolo delle figure aziendali, non soltanto per quanto concerne i processi operativi di creazione di valore, ma anche quelli amministrativi, finanziari, d’informazione e controllo.

Peraltro, la rivoluzione digitale genera anche un cambiamento nelle professioni del futuro – in cui, come spiega Choudary, “bisognerà studiare per meno tempo ma più volte, pronti a cambiare mestiere di continuo” – e costringe a modifiche non solo nei contenuti ma nella stessa progettazione dell’offerta formativa.

Alla luce di questa acquisita consapevolezza, l’Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA), con il convegno dal titolo: “INNOVAZIONE DIGITALE, IDENTITÀ E IMPATTO DELL’AZIENDALISMO ITALIANO”, che si terrà presso l’Università degli Studi di Torino il 12 e 13 settembre 2019, intende invitare gli studiosi, italiani e stranieri, di discipline economico-aziendali a riflettere sulla direzione che le scienze aziendalistiche devono intraprendere sin dal presente, specie alla luce delle profonde e dirompenti trasformazioni che la digitalizzazione dei contesti competitivi sta rapidamente imponendo.

In questo mutato e mutevole scenario occorre riflettere sulle innovazioni dei modelli di business e sulla nuova identità che l’aziendalismo dovrà, presumibilmente, assumere nel mondo economico-sociale e nel nostro contesto autoctono, valutandone gli impatti in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Questa riflessione non può che essere guidata dalla forte interdisciplinarità, che naturalmente caratterizza i diversi saperi dell’Economia Aziendale. In quest’ottica e in linea con l’approccio avviato con il precedente Convegno AIDEA del 2017, sono previste sessioni di lavoro trasversali rispetto alle specifiche verticalizzazioni del sapere, ambendo sempre più alla proficua collaborazione fra studiosi appartenenti alle diverse società scientifiche di matrice aziendale presenti in Italia (ADEIMF-Associazione dei Docenti di Economia degli Intermediari e dei Mercati Finanziari, AISME-Accademia Italiana di Scienze Merceologiche, ASSIOA-Associazione Italiana di Organizzazione Aziendale, SIDREA-Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale, SIM-Società Italiana Marketing, SIMA-Società Italiana di Management, SISR-Società Italiana di Storia della Ragioneria) e nel mondo.

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